Intelligenza artificiale e mondo del lavoro: professioni a rischio
L’intelligenza artificiale è sicuramente uno degli argomenti del momento, con fantasie e fake news che vanno a fondersi alla realtà creando un intricato discorso che crea forse più confusione che certezze. Quanto effettivamente l’intelligenza artificiale può sostituirsi a quella umana? Si sta verificando effettivamente il pericolo che alcune professioni possano venire sostituite da essa?
Proviamo a scoprirlo, analizzando il fenomeno.
Graphic design e social media management: sostituti dall’intelligenza artificiale?
Intelligenza artificiale e mondo del lavoro: professioni a rischio
Partiamo dalla prima grande accusa: le IA possono produrre immagini a comando e quindi sostituiranno i graphic designer.
È indubbio che l’IA può essere un valido spunto di ispirazione, nonché un supporto nelle mani dei grafici, ma non potrà mai prendere il posto dei creativi né sostituirsi ad essi: il lavoro di un creativo è frutto di studi, cultura esperienze, sensibilità e senso artistico che non possono essere sostituiti semplicemente dall’intelligenza artificiale.
Sta al talento dei grafici saper utilizzare questo strumento in affiancamento alle proprie doti.
Per questo motivo è assai fondamentale una preparazione in questo ambito, che in Immaginazione e Lavoro forniamo in diverse modalità:
- Dopo la terza media nei corsi di operatore grafico ipermediale a TORINO, MONCALIERI e MILANO
- Per gli adulti sono previsti corsi di grafica a Moncalieri e online
- Per quanto riguarda l’alta formazione è previsto il corso di animazione 3D a Milano
Lo stesso discorso vale per la comunicazione sui social: sicuramente l’IA può costituire un valido strumento per velocizzare e ispirare la stesura di piani editoriali social, ma non potrà mai sostituire una figura in grado di mettere in atto una strategia di comunicazione complessa, articolata e personalizzata sulle esigenze e le sensibilità di ogni singolo cliente, azienda o area di business.
Anche in questo caso Immaginazione e Lavoro offre diversi corsi di formazione dedicati alla figura del social media manager:
Lavorare con l’AI: chi programma l’intelligenza artificale?
Esiste altresì chi, invece di sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare e arricchire il proprio lavoro, ci lavora direttamente: sono i programmatori informatici che si occupano di programmare gli algoritmi che permettono il funzionamento dell’intelligenza artificiale.
Stanno infatti nascendo nuove figure che si occupano che collaborano per creare e mantenere aggiornata l’intelligenza artificiale; un ruolo fondamentale in questo momento ce l’hanno infatti quelle figure informatiche che permettono all’AI di essere cosi efficiente. Tra queste emergeranno:
- lo sviluppatore dell’intelligenza artificiale: che si occupa di sviluppare tutti i sistemi come, per esempio, gli assistenti virtuali, i computer avanzati, i robot e i sistemi di automazione industriale.
- l’ingegnere di macchine learning: la maggior parte dei progetti di AI si basa in larga misura sul machine learning (ML), il che comporta una crescente richiesta di professionisti in questo ambito.
- il data scientist: i data scientist analizzano e interpretano serie di dati complessi che vengono utilizzati per sviluppare gli algoritmi che alimentano l’AI, occupano quindi una posizione di rilievo nel settore dell’intelligenza artificiale.
- il ricercatore AI: si tratta dei principali problem solver del team, incaricati di trovare strategie nuove e originali per creare sistemi.
A tal riguardo, in Immaginazione e Lavoro è possibile studiare informatica in diverse sedi:
- Dopo la terza media nei corsi di operatore informatico a Moncalieri e MILANO
- Per chi ha frequentato almeno un anno di scuola superiore, nel corso operatore informatico biennale a Moncalieri
- Per gli adulti sono previsti corsi di informatica a Moncalieri
FONTI