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Rispetto al periodo pre-pandemia (parliamo di febbraio 2020), il tasso di occupazione degli italiani è tornato al medesimo livello (59%) mentre quello di disoccupazione, al 9%, è ancora inferiore di 0,6 punti e quello di inattività è salito al 35,1%. Lo ha reso noto un’indagine Istat che ha svolto un sondaggio sui dati riguardanti occupati e disoccupati a dicembre 2021.

Andando più nello specifico, si può analizzare come:
• Tra i giovani con età 15-24 il tasso di disoccupazione è sceso al 26,8%.
• Il numero di occupati a dicembre 2021 era superiore a quello di dicembre 2020 del 2,4% (+540mila unità).


Sono dati confortanti quelli diffusi dall’indagine, che vanno a testimoniare una sostanziale ripresa del mercato del lavoro con una richiesta sempre maggiore.

Analizzando i singoli settori emergono quelli maggiormente in crescita:

  • Settore privato, (da 1,3 a 1,4 punti percentuali in più);
  • Attività indipendenti (+1,0/1,4%);
  • Settore pubblico (+0,3%).

Tra i settori nella quale si prevede la richiesta maggiore di nuove assunzioni, quello finanziario, bancario e immobiliare, seguiti dal settore IT, commercio all’ingrosso, costruzioni, servizi, istruzione, salute, lavoro sociale e pubblico. Ampio margine di crescita anche per tecnici informatico, operai specializzati e artigiani del tessile.

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