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La fatidica chiamata è arrivata: sei stato convocato per il colloquio di lavoro. Cosa? Sei in ansia e hai paura di arrivare impreparato? Non ti preoccupare, è normale un po’ di agitazione, anzi significa che stai prendendo consapevolezza dell’importanza di questa opportunità. Fai un bel respiro e leggi questo articolo dove troverai un po’ di consigli utili per affrontare al meglio l’intervista con l’azienda.

I colloqui di lavoro non sono mai identici al 100%, ma hanno comunque alcune analogie. Chi conduce l’incontro andrà spesso a basare la struttura su quanto hai scritto nel curriculum, quindi potrebbe essere utile portare all’appuntamento una copia aggiornata (QUI abbiamo spiegato come strutturarne al meglio uno). Per partire col piede giusto, ricordati di arrivare qualche minuto in anticipo (cinque o dieci) ed evita di farti accompagnare.

Sei arrivato in azienda e stai attendendo in sala d’attesa (oppure in sala relax o in corridoio). Negli istanti che precedono il tuo incontro con il team HR o il titolare dell’azienda, approfitta per dare un’occhiata in giro. Ptresti cogliere alcune informazioni sull’azienda e metterti a tuo agio, carpire lo stile di lavoro o conoscere alcuni dei tuoi possibili futuri colleghi.

Ecco il momento fatidico: l’incontro con il selezionatore. Una stretta di mano decisa (ma non troppo esagerata) è un primo impatto importante. Non innervosirti, rimani composto e non agitare troppo le mani mentre parli. Evita altresì di giocherellare con capelli, penne o di tenere le mani in tasca o incrociate. Un atteggiamento quanto più possibile naturale sarà il modo migliore per affrontare l’incontro, con una postura corretta. Guarda sempre negli occhi il tuo interlocutore e se i selezionatori sono più di uno, cerca di guardare un po’ tutti.

Molto spesso la prima domanda che viene posta invita a presentarsi e a parlare di sé stessi; un buon consiglio è di preparare una presentazione di pochi minuti, con i dettagli della propria carriera, il percorso scolastico ed accademico e i collegamenti tra le posizioni ricoperte. Il selezionatore vorrà anche conoscere altri tuoi aspetti: da dove vieni, i tuoi interessi, i tuoi punti di forza e di debolezza.
Potrebbero poi capitare domande costruite appositamente per valutare le capacità del candidato di gestire le difficoltà, quindi è importante non andare nel panico e mostrare attitudini di ragionamento (anche se non si possiede la risposta corretta, che potrebbe non esistere). Un altro comportamento che viene valutato positivamente dal recruiter è il porre domande pertinenti riguardanti la posizione lavorativa oggetto di colloquio e l’azienda stessa.

Per saperne di più, mettiti in contatto con i nostri responsabili dei servizi al lavoro di Torino e Milano.

Torino | 011 19709600 | servizilavoro@immaginazioneelavoro.it

Milano | 02 89454684 | info_milano@immaginazioneelavoro.it

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