Lo sapevi che, in media, in Italia, i responsabili delle selezioni impiegano cinque secondi per guardare un curriculum? Ed è terribilmente frustante non essere chiamati per un colloquio, dopo aver trascorso giorni ad inviare candidature alle aziende.
Tanti si trovano in questa situazione logorante. Anche tu?
Allora mettiti comodo e proviamo a capire nel dettaglio perché, nonostante tu abbia mandato tanti curriculum, non sia ancora stato chiamato a giocarti almeno un’opportunità, ma tieni bene a mente un consiglio: cercare un lavoro è di per sé un lavoro, va quindi fatto con impegno e meticolosità.
ADATTA IL TUO CURRICULUM
Uno degli errori più comuni, che magari commetti anche tu, è di aver strutturato un solo curriculum da inviare a tutte le aziende, magari per posizioni differenti od anche in settori completamente opposti. Bisogna, altresì, strutturare il curriculum a seconda delle richieste dell’azienda e della job description (se stai rispondendo ad un’offerta specifica anziché inviare una candidatura spontanea non riferita ad un ruolo in particolare). Ad esempio, se ti stai candidando per una posizione da operatore informatico, metti in risalto le tue competenze e quali programmi conosci, se invece stai mandando il cv per una posizione di esperto contabile, non hai esperienza in tale ambito (o solo limitate skills) e non conosci alcun applicativo, forse non ha senso inviare la candidatura.
Studia l’azienda, il suo sito internet, ed adatta il tuo cv con le parole chiave che individui nella loro presentazione aziendale. Questo è un modo efficace per catturare l’attenzione del recruiter.
Qual è il modello di curriculum più adatto? Anche in questo caso dipende dalla posizione per la quale ti stai candidando; in Italia si predilige il formato europeo, mentre negli ambiti marketing e creativi vanno per la maggiore i cv mono pagina.
LA FOTOGRAFIA
Inseriscila. Utilizzane una professionale, non necessariamente stile fototessera, ma che sia neutra e solare. Sotto i tuoi dati puoi anche inserire un aforisma. Una frase che ti identifichi e possa immediatamente catturare l’attenzione del selezionatore.
LA DATA DI NASCITA
A parità di esperienza e formazione, spesso i candidati più “anziani” possono essere scartati a favore di quelli più giovani. Quindi specificare la propria età sul cv potrebbe essere penalizzante per alcuni; ma la data di nascita è obbligatoria da indicare? No. È una consuetudine italiana l’andare ad indicare la propria età (sapevi che ad esempio negli USA questa pratica non è così comune?), ma non è assolutamente un dato obbligatorio da inserire. D’altro canto, specificare la data di nascita, può dare immediatamente l’idea all’azienda di quali sgravi fiscali applicare in caso di assunzione, diversi per un under 29 o un over 50 ad esempio. In questo caso, quindi, l’indicare l’età può diventare un immediato punto di forza.
IL RUOLO DEI SOCIAL
I social network hanno un ruolo di primo piano nel corso di una selezione. Disponi di un profilo LinkedIn? Mantienilo costantemente aggiornato ed indicalo nei contatti del tuo Cv. Ricorda che i recruiter sono soliti visionare i profili dei candidati. Questo non vale quindi solo per LinkedIn, ma anche per Facebook ed Instagram: utilizza immagini del profilo sempre professionali ed in caso contrario settalo in modalità privata.
METTITI IN CONTATTO CON LE PERSONE DELL’AZIENDA
Rispetto ad un tempo, oggi grazie a LinkedIn è più semplice raggiungere i responsabili HR dell’impresa che ti interessa. Dopo aver inviato un curriculum prova a scrivere direttamente alle risorse umane. Questo ti permetterà di far “risaltare” la tua persona tra gli altri candidati.
CANDIDATI PER UN GIUSTO NUMERO DI POSIZIONI
Come detto nell’introduzione, la ricerca del lavoro è essa stessa un lavoro, per cui va fatta con una strategia ed un’organizzazione ben strutturate. Tra queste vi è la scelta di quanti curriculum inviare. Andiamo a spiegare meglio: non mandare un solo curriculum nella speranza di essere contattato, ma al tempo stesso non esagerare. Il giusto equilibrio è quello che ti permette di tenere aperte più possibilità contemporaneamente, ma solo per le posizioni lavorative che ti interessano davvero e si addicono alle tue aspettative ed alle tue qualità.
HAI UN PORTFOLIO?
Sei un manager o un creativo? Disponi di un portfolio? Allora può essere un ulteriore punto di forza per rafforzare la tua candidatura ed è molto conveniente unirlo al tuo cv quando lo presenterai all’azienda. In questo caso puoi inserire nel curriculum esempi dei tuoi lavori, quindi strutturando un documento di tipo creativo che mostri alcuni esempi di tuoi progetti, oppure andare a fare un portfolio separato, che rimane una scelta più convenzionale e conservativa.
STRUTTURA IL CV CORRETTAMENTE
Potrà sembrare una domanda banale, ma… hai un curriculum ordinato?
È infatti molto importante inserire le informazioni più pertinenti per la posizione per la quale ti stai candidando. Sottolinea tutte le tue capacità ed elenca le esperienze pregresse partendo da quella più recente. Dai il giusto peso ad ogni informazione e ad un eventuale periodo trascorso all’estero.
Fermati e pensa a te stesso. Quali sono le tue vere capacità? Quali sarebbero i punti di forza che porteresti all’azienda? Perché dovresti essere scelto tu in mezzo a tanti altri?
Importanti sono anche le esperienze di volontariato, che vengono sempre apprezzate dai datori di lavoro. Specialmente se hai poche esperienze lavorative, può risultare vincente indicare delle opportunità che hai svolto in questo ambito.
Conosci le lingue straniere? Indica quali ed il livello, basandoti sul QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue). In tal caso specifica se hai conseguito delle particolari certificazioni o se hai approfondito lo studio all’estero.
Molto importanti sono anche eventuali certificazioni o attestati conseguiti in ambito diverso. Hai la patente europea del computer? Segnalalo.
In ultimo, ma non per importanza, crea un cv originale, colorato, che possa risaltare in mezzo a tanti altri. Come detto poco fa, in Italia va per la maggiore il formato Europass, ma puoi provare a strutturarne uno più personale e soggettivo, che risalti in mezzo a tutti gli altri.
Noi di Immaginazione e Lavoro contribuiamo al percorso di crescita di occupati e disoccupati, offrendo una serie di servizi strutturati su misura per ogni utente:
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